IL LAYOUT DI UN IMPIANTO PRODUTTIVO - 2

(Prima parte)

I fattori che possono influenzare il layout di uno stabilimento sono molteplici. I principali possono essere riassunti in questo modo:

• tipologia di industria
• sistema produttivo
• tipologia di prodotti
• volume della produzione
• tipologia di processi produttivi utilizzati

Il modo migliore di progettare un layout per uno stabilimento è suddividere il processo in una serie di attività:

• Fase 1: esaminare bene la posizione nella quale dovrà sorgere l'azienda o dove questa dovrà essere ristrutturata;
• Fase 2: pianificazione del layout complessivo generale che fornirà una disposizione di massima delle unità produttive e i flussi di base per ognuna di esse.
  E' in questa fase che si inizia ad avere un'idea circa le dimensioni, i rapporti e le configurazioni di ogni attività produttiva, reparto o area;
• Fase 3: preparazione di un layout dettagliato che includa come si è pianificato di posizionare ogni macchinario, computer, apparecchiatura, ecc.;
• Fase 4: installazione. In questa fase finale si pianifica l'installazione dei singoli blocchi e si procede con la loro sistemazione fisica

Per ogni layout bisogna fare alcune considerazioni di massima:

• i rapporti tra un'unità di lavoro e l'altra, tra un reparto e l'altro e tra un'area dell'azienda e l'altra. Questo significa che dovremo assicurarci che la vicinanza desiderata tra le varie aree aziendali sia ottimale per aumentare le perfomance del lavoro in generale;
• gli spazi. Bisognerà pianificare quale sia l'area necessaria per lo svolgimento di ogni funzione, in modo che il lavoro possa svolgersi in maniera soddisfacente;
• eventuali aggiustamenti. Quando si deve lavorare su spazi già esistenti, occorrerà operare tutti gli aggiustamenti necessari per adattare la situazione ottimale agli spazi effettivamente esistenti

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I principi che stanno alla base della progettazione del layout di uno stabilimento possono essere riassunti in questo modo:

• principio di integrazione tra uomini, materiali, macchine, attività di supporto, ecc.;
• principio della distanza minima che deve esistere tra le diverse attività produttive;
• principio di flusso (le macchine vanno disposte secondo la sequenza di attività prevista);
• principio della sicurezza;
• principio della flessibilità del lavoro che deve poter essere riprogrammato con grande facilità;

(Terza parte)

PER SAPERNE DI PIU':